BAVENO - 05-12-2022 -- L’albergo era il suo centro di gravità e, del Grand hotel Dino, era la padrona di casa. S’è spenta ieri sera nella sua abitazione di Baveno Margherita Silvero, vedova dell’albergatore Carlo Zacchera. Aveva 83 anni (ne avrebbe compiuti 84 il prossimo 20 dicembre) e quasi tutta la sua vita l’ha spesa tra la famiglia e l’albergo, tra il lavoro e gli affetti, due mondi che col tempo si sono sovrapposti diventando una cosa sola. Sino a pochi anni fa, pur avendo passato abbondantemente l’età del meritato riposo, era un’immancabile presenza in hotel. Dietro il bancone della reception del “Dino”, la sua tolda di comando, dirigeva le attività. Lo faceva con precisione e con rigore, potendo contare su una memoria di ferro e su una disciplina che imponeva a se stessa prima che ai dipendenti. Era severa ma giusta, come raccontano gli attestati di stima e di riconoscenza che i familiari stanno ricevendo in queste ore da chi ha avuto modo di lavorarle a fianco.
Originaria di Sesto Calende, dopo il matrimonio con Carlo la signora Margherita è sempre stata a fianco del marito, costruendo con lui una solida famiglia da cui sono nati quattro figli (Antonio, Massimo, Maria Gabriella e Andrea) e, sul lavoro, adoperandosi in prima persona in quell’opera corale che ha portato alla nascita del gruppo Zacchera hotels, evoluzione di quell’attività familiare -la locanda Italia- aperta nel 1873 dal capostipite Francesco Zacchera. Al vertice dell’azienda oggi c’è il figlio Antonio, che porta avanti una tradizione che s’appresta a tagliare il traguardo dei 150 anni, una ricorrenza che si celebrerà senza di lei, anche se la sua presenza resta e resterà tangibile.
Margherita lascia la sorella Anna Maria e i figli, con le rispettive famiglie e con i quattro nipoti Gabriele, Edoardo, Matteo e Martina.
Le esequie, precedute dalla recita del rosario, saranno celebrate alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Baveno. La salma riposerà nel cimitero cittadino, a fianco del marito.


