BELLINZONA - 24-11-2022 -- Risalgono all’Età del ferro, tra il quinto e il sesto secolo avanti Cristo, i reperti archeologici rinvenuti in questi giorni nei dintorni di Bellinzona. In due diversi cantieri edili della frazione Giubiasco, dove sono in corso altrettanti interventi edilizi -la costruzione d’una villetta e d’una palazzina al posto di vecchi capannoni- gli scavi hanno portato alla luce reperti funebri vecchi di 2.500 anni. In quest’ultimo cantiere, che s’avvia alla conclusione essendo il palazzo già arrivato al tetto, è emersa una trentina di tombe. Si tratta di una scoperta eccezionale, non tanto per i resti delle singole persone inumate o cremate e per i loro corredi, quanto per quattro grandi tumuli, veri e propri edifici che richiamano alla tradizione etrusca e che indicano l’importanza delle persone per le quali sono stati riservati. La loro apertura avverrà, una alla volta, in questi giorni, con la presenza della stampa il 28 novembre.
Qualche centinaio di metri più a nord, nella zona del monte Palasio, già nota per altri rinvenimenti archeologici, sono stati portati alla luce alcuni oggetti di notevole interesse: un vaso, una ciotola e un bicchiere-calice in ceramica, e due fibule di ferro. S’aggiungono ai reperti già scoperti nel 2013 e oggi esposti nei musei.


