VERBANIA - 24-11-2022 -- Per la Guardia di finanza era un “furbetto” del reddito di cittadinanza perché percepiva il sussidio governativo ma, in realtà, lavorava in nero. È iniziato da una segnalazione che ha riguardato l’intero nucleo familiare -un congiunto è già stato condannato- l’accertamento al quale è stato sottoposto un uomo originario della Campania e, all’epoca dei fatti, residente a Cannobio. Navigando sui social network, i militari l’avevano visto immortalato, con una polo recante sul petto il logo aziendale, nelle foto dell’inaugurazione di un pub-rosticceria di Verbania. Durante un appostamento l’avevano anche visto pulire il pavimento. Verificato che per quel lavoro non aveva alcun contratto, l’hanno denunciato. Finito a processo per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza, che avrebbe dovuto sospendere denunciando all’Inps l’avvio di un contratto di lavoro, è stato assolto dal giudice con la formula dubitativa. Il pm aveva chiesto 8 mesi di condanna, la difesa -avvocato Antonello Viviano- ha sostenuto che non era un dipendente dell’azienda del cognato, ma che in quella sola occasione, a ridosso dell’inaugurazione, aveva dato una mano senza svolgere attività lavorativa.


