STRESA - 21-11-2022 -- Mentre il frastuono della ruspa anticipa il rumore delle parti in muratura che cadono, nello sguardo di Alfonso Fasola e di Riccardo Fava Camillo si legge un filo di commozione. Il primo, ex presidente dell’Hospes, è stato alunno del “Maggia” e, in quella sede che oggi ha iniziato a venire giù, ha trascorso anni importanti della sua vita. Il secondo, che oltre ad essere docente, attualmente è alla guida dell’associazione, è colui che pervicacemente ha voluto che Hospes fosse protagonista del futuro della scuola alberghiera. Donare alla Provincia l’immobile affinché fosse utilizzato per la nuova sede è stata una mossa che, perfezionatasi il 19 febbraio 2008, ha fatto perdere in un colpo, dopo l’assemblea, la metà dei soci.
Dopo 14 anni e mezzo è quindi grande la soddisfazione per l’avvio di un progetto che accontenta tutti ma, soprattutto, l’Hospes, che nel ricostruito edificio di via Mainardi sarà protagonista, con sede, uffici, aule e sale conferenze. “Ci trasformeremo in Fondazione proprio per gestire i corsi post-diploma ai quali pensiamo da tempo” - ha spiegato Fava Camillo.


