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VERBANIA - 18-11-2022 -- Aveva fatto “spesa” nella dispensa della mensa centralizzata, già in più occasioni finita nel mirino dei ladri, uscendosene con un vassoio di metallo stracolmo di prodotti alimentari: un prosciutto, una bottiglia d’aceto di mele, una d’olio di mais, una d’olio d’oliva, una scatoletta di tonno, un pacco di pasta, tre confezioni di formaggio e due di formaggini, quattro budini, sei scatole di pelati e un litro di latte parzialmente scremato. È con in mano questi prodotti, tra l’altro retti a fatica visto il peso e la scomodità del contenitore, che le forze dell’ordine fermarono il 5 marzo dell’anno scorso, a Intra, un 48enne pluripregiudicato verbanese. Si trovava non distante dalla cucina della mensa comunale di corso Cobianchi, allora gestita dalla multinazionale francese Elior. Questi fatti, riportati nella relazione inoltrata alla Procura di Verbania, hanno portato il verbanese a processo per furto, un’accusa dalla quale è stato prosciolto, non tanto perché il fatto non l’abbia commesso, ma perché non è stato denunciato. La multinazionale, che s’è vista restituire il maltolto, non ha mai presentato formale querela, non manifestando cioè la volontà di veder punito il responsabile. In questi casi in cui mancano le aggravanti il codice penale prevede, infatti, che si proceda solo se c’è una denuncia.

 

 


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