BIELLA - 05-11-2022 -- Sos carcere. L’ennesima aggressione in carcere alla polizia penitenziaria è avvenuta giovedì nella casa circondariale di Biella e ha avuto come sfortunato protagonista il comandante di Verbania, che dallo scorso marzo è responsabile anche della struttura biellese. Domenico La Gala, dirigente aggiunto della polizia penitenziaria, era entrato in cella per conferire con un 50enne detenuto italiano, che aveva chiesto di potergli parlare. Appena se l’è trovato di fronte l’ha aggredito, colpendolo con un pugno al volto che gli ha provocato lesioni con prognosi da 8 giorni. Nel parapiglia il detenuto ha messo a soqquadro la stanza e ha appiccato il fuoco a lenzuola e coperte, prima di essere fermato.
È il secondo grave episodio che accade a Biella -carcere con circa 400 detenuti- dove la scorsa settimana c’è stato un tentativo di rivolta. È la terza aggressione in carcere nel giro di poche settimane in Piemonte. A Verbania l’11 ottobre lo svizzero arrestato dopo una folle corsa in auto con speronamento d’altri veicoli imbracciando un fucile aveva dapprima devastato la cella prima dell’interrogatorio di garanzia e poi ferito cinque agenti che, nel pomeriggio, avevano cercato di bloccarlo per un trattamento sanitario. La settimana successiva nell’infermeria del carcere di Torino un detenuto con problemi psichiatrici aveva aggredito un funzionario della polizia penitenziaria.
I sindacati di categoria esprimono solidarietà al dirigente aggiunto ferito e tornano a interrogare la politica affinché intervenga a loro tutela, contro questa escalation di violenza in carcere.


