VERBANIA - 28-10-2022 -- Pregiudicato, condannato e ricercato, cercava di nascondersi dietro documenti falsi. Sono più di una dozzina gli alias utilizzati dal cittadino albanese di 44 anni arrestato l’altro ieri dai carabinieri del Radiomobile di Verbania. La pattuglia l’ha fermato a Gravellona Toce, a bordo di una Lancia Ypsilon diretta a Verbania. Ai militari ha fornito una patente di guida greca, qualificandosi come Christos Tzolis. Non ha convinto l’equipaggio, insospettito anche dal fatto che la vettura fosse intestata a una terza persona che, al Pra, risultava proprietario di altre decine di mezzi. Per metterlo alla prova è stato interrogato in greco. Con spirito di iniziativa un carabiniere ha tradotto, col telefonino, alcune domande alle quali non ha saputo rispondere, dimostrando di non conoscere alcuna parola di greco. A quel punto il 44enne è stato accompagnato in caserma, dove il castello delle bugie raccontate è crollato. L’interrogazione in banca dati ha rivelato l’identità, i numerosi alias, e quella condanna definitiva a un anno e mezzo di carcere disposta dal Tribunale di Roma e mai eseguita. A quel punto è scattato l’arresto e il finto greco è stato tradotto nella casa circondariale di Verbania.


