VERBANIA - 27-10-2022 -- L’incidente fu colpa sua e lei, insieme all’assicurazione, dovrà risarcire i feriti. La Corte d’Appello di Torino nei giorni scorsi ha ribaltato la sentenza con la quale il Tribunale di Verbania, nel maggio del 2020, aveva assolto dall’accusa di lesioni stradali la quarantenne verbanese che, nel novembre del 2016, aveva avuto un incidente stradale a Feriolo, sul rettilineo della strada provinciale che porta a Fondotoce. La donna, a bordo di una Fiat Punto diretta verso Baveno, aveva urtato la Peugeot 106 con a bordo un uomo originario del Sudamerica e i due figli minori. La carambola dei mezzi li aveva lasciati in mezzo alla carreggiata e i rilievi effettuati dalle forze dell’ordine non erano stati chiari nel ricostruire dinamica e responsabilità.
Colta al volante con uno tasso d’alcol superiore al lecito, l’automobilista è andata a processo per guida in stato di ebbrezza e, successivamente, per le lesioni stradali al conducente dell’altra auto (8 giorni di prognosi) e ai due figli (10 ciascuno). Il primo reato l’ha estinto con i lavori di pubblica utilità, per il secondo è stata assolta in primo grado nonostante la richiesta di condanna del pm. La Procura non ha fatto ricorso, ma le parti civili, difese dell’avvocato Alessandro Corletto, sì. La Corte d’Appello ha riesaminato l’istruttoria e corretto la sentenza di Verbania, stabilendo la responsabilità della 40enne nell’incidente, addebitandole un risarcimento da stabilire in sede civile e le spese legali delle controparti nel primo e nel secondo grado di giudizio.
Non ci sarà, però, per lei, alcuna conseguenza penale perché, non avendo la pubblica accusa impugnato l’assoluzione, la sentenza ha effetti solo ai fini civili e vale l’assoluzione in primo grado.


