MIAZZINA - 15-10-2022 -- L’allarme per il viavai sospetto è arrivato alla polizia dai residenti e dai frequentatori dei boschi di Miazzina. Un cacciatore, in particolare, ha segnalato d’aver notato alcune persone accampate in una zona impervia e poco battuta. È iniziata così l’operazione di polizia che, sospettando un giro di spaccio, giovedì mattina ha portato la Squadra Volanti della questura di Verbania a effettuare il blitz -con la presenza d’un cane antidroga della Guardia di finanza- che ha portato all’arresto di due uomini di nazionalità marocchina. Entrambi irregolari in Italia, uno gravato da precedenti specifici per droga, avevano approntato una tenda di fortuna e, carichi di derrate alimentari come se dovessero trascorrere più giorni in quel luogo, erano in possesso di una modesta quantità di hashish, di 600 euro in contanti e di due telefoni cellulari, con relativi power bank, che si ipotizza servissero per contattare la clientela.
Lo spaccio nel bosco è un fenomeno, ampiamente diffuso in altre realtà, che sta prendendo piede anche nel Vco. Nei mesi scorsi i carabinieri hanno effettuato un intervento simile a Brovello Carpugnino. Il modus operandi è semplice. I pusher si sistemano nel bosco, in un punto isolato che tengono sotto controllo; ricevono gli ordini dai clienti che li raggiungono a piedi; e se arrivano le forze dell’ordine si sbarazzano di tutto e si danno alla fuga sfruttando le condizioni del luogo.


