BELLINZONA - 12-10-2022 -- La ricetta della Svizzera contro il caro-energia e il rischio di minori approvvigionamenti di gas e idrocarburi viene dal sole e si farà in alta montagna. Nei Grigioni sono già stati realizzati due progetti che hanno sfruttato le pareti di altrettante dighe idroelettriche, in val Bregaglia e al lago di Lei, per accogliere lunghe file di pannelli solari. La struttura c’era già e realizzare gli impianti non è stato difficile. Con la stessa filosofia, cioè intervenire in un ambiente già antropizzato e catturare la luce del sole, l’Aet (Azienda elettrica ticinese) sta lavorando per individuare luoghi adatti. L’obiettivo è di realizzarli entro il 2025 portando un afflusso complessivo di 5 Mw/h durante l’inverno, quando la richiesta è maggiore. Allo stesso tempo si cerca la tutela della montagna e del paesaggio. Il compromesso, vista la crisi energetica, si sposta dalla parte dei produttori che, rispetto a prima, sono più disposti a investire visto il costo dell’energia sul mercato, che rende appetibili questi progetti dei quali già s’era parlato ma che sono rimasti al palo.


