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VERBANIA - 27-09-2022 -- Due anni e otto mesi e patente sospesa per tre anni. È questa la pena che il gup Rosa Maria Fornelli ha stabilito per Mattia Simonetta, il 27enne che il 23 marzo di tre anni fa investì, sul ponte tra Pallanza e Intra, una famiglia che rientrava da una cena al ristorante, causando la morte di un uomo e cagionando lesioni gravissime a due donne, lievi a un bambino di pochi mesi.

Nel processo con rito abbreviato conclusosi oggi, il giudice non ha accolto la tesi difensiva secondo cui la manovra compiuta dalla Ford condotta quel sabato sera dal giovane di Vogogna non fu volontaria, ma provocata da un’ischemia transitoria, un malore temporaneo. Su questo punto hanno insistito gli avvocati Guido Pitzalis e Valeria Sannella che, chiamando in causa un loro consulente medico di parte e convincendo il giudice a nominare due periti, hanno sottolineato come non siano ravvisabili altre cause, dal momento che l’imputato non era, né ubriaco, né in stato alterato. Hanno puntato sulla dinamica di quel pauroso incidente. La monovolume che il giovane guidava da Pallanza a Intra, “scollinato” il ponte di via Vittorio Veneto, sterzò improvvisamente a sinistra, dapprima sfiorando una vettura proveniente dall’opposto senso di marcia e poi piombando sulla famiglia che camminava sul passeggino. Al centro del gruppo c’erano la mamma di 34 anni -una donna di nazionalità britannica, rimasta in coma dopo l’investimento e che non s’è mai ripresa del tutto- col bimbo piccolo nel passeggino, attorniata dalla suocera e dal compagno di lei. Gianni Agosti, 53 anni, di Cossogno, venditore d’auto molto conosciuto in città, morì sul colpo, mentre il piccolo, dopo un volo oltre il parapetto, rimase miracolosamente illeso.

I feriti e i congiunti della vittima sono stati risarciti dall’assicurazione. Alcuni si sono costituiti parte civile ma il giudice, non potendo determinare con precisione l’entità del danno, ha rimesso ogni ulteriore a un giudice civile. Il giudice ha riconosciuto la prevalenza delle attenuanti sulle aggravanti, riducendo la richiesta dell'accusa, che col pm Laura Carrera aveva chiesto quattro anni.

 


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