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VERBANIA - 18-09-2022 -- Una storia di passioni, di terra, di amicizia, di tempo speso assieme ...e di zucche. Una storia autentica che sa di buono e di note dolciastre e arancioni quella che Maria Cristina Pasquali e Carlo Bava hanno realizzato per lo schermo. Una storia che valorizza il territorio e la tradizione, per questi motivi dall'altra parte del lago, a Ispra (Varese), sabato sera ha ricevuto la menzione speciale della giuria al Festival del Cinema Povero. Uno dei film premiati, tra 290 opere in concorso dove diverse erano le produzioni girate con una certa larghezza di mezzi, e questo malgrado il festival si dica "povero". "C'era una volta il paese dei lapacuse", il titolo del documentario portato dalla coppia verbanese, ovvero il paese di quelli che bevevano dalle zucche. Il paese esiste ed è Piozzo, in provincia di Cuneo: "La Langa povera - spiega Carlo  che del film è regista mentre la consorte Maria Cristina ha scritto soggetto e sceneggiatura -. La Langa campagnola divisa dal fiume Tanaro da quella ricca, che è la Langa del Barolo. E' qui che nel 1994 un gruppo di amici decise di recuperare la coltivazione della cucurbitacea. Oggi ne coltivano 600 varietà tra cui una, la zucca di Piozzo appunto, che è riuscita ad ottenere la denominazione di tipicità dal ministro delle Politiche Agricole. Hanno fatto un lavoro straordinario". Presentato nei mesi scorsi nel paesino langarolo, il documentario nasce dalla lunga amicizia che Cristina e Carlo hanno "coltivato" con il gruppo di coltivatori di zucche e cresce sul lavoro che entrambi svolgono - ciascuno per le proprie competenze - sulle colture spontanee e/o tradizionali. Lavoro che oggi, lei ex insegnante, lui medico in pensione, li tiene occupati se non a tempo pieno, quasi, e con soddisfazione e riconoscimento. Come tale possiamo leggere la loro collaborazione con il programma storico del pomeriggio di RaiTre Geo&Geo, per il quale realizzano i loro racconti tra parole e immagini.
E tra parole e immagini Cristina, con grade abilità, è riuscita a costruire una storia da premio dove storia quasi non c'è: ha praticamente "cavato sangue" da una zucca. E con le immagini di Carlo e la musica dell'amico di sempre, l'arpista Vincenzo Zitello, la magia si compone.
E chissà che non ci tocchi riparlarne: il documentario è stato iscritto a 18 festival, molti dei quali all'estero. Intanto, per chi volesse testare con mano la veridicità del racconto, l'appuntamento è a Piozzo l'ultimo weekend del mese di settembre. Nell'occasione il film sarà proiettato in loop su maxi schermo, e Carlo e Cristina, inoltre, presenteranno un particolare gioco dell'oca dedicato, neanche a dirlo, alla zucca.
Antonella Durazzo

Il film su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=HNmxuVEpLFg

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