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VERBANIA - 29-08-2022 -- Un’opportunità da un problema. Sembra una frase fatta, ma è il percorso che  hanno imboccato due quarantenni del Lago Maggiore che, prima che la crisi li sopraffacesse, si sono messi in gioco restando fedeli alla loro passione nell’ambito del trasporto aereo. Valerio Cottari, palermitano trapiantato nel Verbano, e il verbanese Alessandro Borghi, 43 e 47 anni, da poche settimane sono sul mercato dell’Obc con l’impresa Viator srl.

Obc è l’acronimo di on-board courier (letteralmente: corriere a bordo), una sigla nota a chi, come loro,  proviene dal mondo dell’aviazione commerciale. Entrambi hanno iniziato come assistenti di volo nel 1998. Borghi ha lavorato per Air Europe, Alitalia, Azzurra Air, Volare Airlines, Blue Panorama, Meridiana ed Air  Italy. Cottari è passato per Air Sicilia, Alpi Eagles, Air Europe, Volare Airlines, Wind Jet e, appunto, Air Italy. Erano colleghi, due anni fa, nella compagnia sarda che, arrivata al capolinea, è fallita poco prima che la  pandemia facesse esplodere la crisi del settore. In esubero, non hanno atteso che scadessero cassa integrazione, mobilità e indennità di disoccupazione e si sono lanciati in un mercato di nicchia in espansione.

Già dal 2018 Valerio s’era messo alla prova come Obc freelance, una sorta di “problem solver deluxe”, chiamato dal cliente per risolvere il suo problema legato ad una urgenza. Alessandro s’è lanciato nel 2020 e ora, con svariate centinaia di missioni alle spalle, hanno trovato un finanziatore e creato Viator.

“Non siamo rimasti a guardare – racconta Borghi –. Avevamo un lavoro, conoscenze e capacità che abbiamo messo a frutto”.

Chi è un Obc? “Un professionista a disposizione del cliente – spiega Cottari –. Chi ha una spedizione urgente in qualsiasi parte del mondo ci contatta, ci espone il problema e noi diamo una quotazione programmando un viaggio. Se ci arriva l’okay, partiamo”.

I clienti sono i più disparati, dalla signora che ha dimenticato preziosi bagagli in crociera alla piattaforma petrolifera che, senza un pezzo di ricambio, non può estrarre greggio; dalla maison che deve aggiungere capi d’alta moda a una sfilata dall’altra parte dell’oceano sino allo chef stellato che in Cina vuol servire cibo fresco italiano al suo ristorante. “Non ci sono categorie merceologiche, né destinazioni prefissate. Trattiamo quelle piccole forniture che non rientrano nella definizione di cargo ma che sono urgenti – precisa Borghi –. M’è capitato, per esempio, di portare valvole da pochi dollari a una fabbrica che  aveva ferma la catena di montaggio, con gravi perdite”.

Il lavoro, che può sembrare semplice, non è da tutti. “Decenni di esperienza e di conoscenze ci permettono di trovare alle migliori tariffe, imbarchi su voli di linea o privati in tempi rapidi. Puntualità e affidabilità maturate in decenni di esperienza fanno la differenza – conclude Cottari –. Da freelance, dopo tante missioni e con un buon bagaglio di esperienza, abbiamo pensato di poter fare un passo avanti.  Abbiamo trovato un terzo socio finanziatore che ha intravisto un potenziale business e, così, è nata Viator”.

La sfida è efficentare il servizio, mantenere un alto standard di qualità e inserirsi nel mercato come operatore strutturato per una più vasta clientela perché dalle difficoltà, se le si sanno cogliere, nascono opportunità.

Nella foto, da sinistra, Cottari e Borghi.

 

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