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VERBANIA - 08-04-2022 -- Nuovi poveri e il massiccio arrivo dei profughi ucraini. Si spiega anche così, con un’emergenza che s’aggiunge a un’altra emergenza, l’sos che lancia l’Emporio dei legami di Verbania. La cartina di tornasole d’un diffuso disagio socio-economico a Verbania e nel circondario viene dal social market che, fortemente voluto dal comune di Verbania, nel 2022 sta registrando numeri inusitati. Lo affermano Marinella Franzetti, vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, e Franco Milan Spozio, volontario dell’Emporio. “Nei primi sei mesi del 2021 – dice quest’ultimo – abbiamo acquistato con fondi nostri beni di prima necessità per più di 70.000 euro. In tutto lo scorso anno ne avevamo spesi 60.000”.

È il riflesso d’un accresciuto numero di utenti. “Più di 500 famiglie – ricorda Franzetti –. anche per via dell’arrivo dei profughi dell’Ucraina, siamo passati in poco tempo da 900 a 1.200 persone seguite. Non parliamo solo di stranieri, perché la maggior parte sono italiani, spesso anziani”.

All’Emporio s’accede quando si è in difficoltà, si hanno redditi bassi e s’è sotto la soglia di povertà. “Ogni giorno, oltre agli alimenti conservati, forniamo pane, carne e verdura – sottolinea Milan Spozio –. È un grande sforzo, che richiede parecchio lavoro manuale: abbiamo bisogno anche di nuovi volontari”.

 


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