VERBANIA - 26-07-2022 -- Il giudice era in pensione e non poteva emettere sentenze o ordinanze. Sono già quattro, ma altri sono attesi nelle prossime settimane, i provvedimenti con cui gli Ermellini sono intervenuti per annullare altrettanti pronunciamenti del gip del Tribunale di Verbania Elena Ceriotti. Dal 3 gennaio il magistrato è in quiescenza: ha lasciato l’incarico trasferendo i fascicoli, tra cui quello del disastro funiviario del Mottarone, ad altre colleghe. Ciononostante sino a metà febbraio ha continuato a frequentare Palazzo di giustizia per smaltire gli arretrati, tra cui numerose ordinanze di archiviazione o di proroga indagini.
Una parte di esse, depositata dopo il 3 gennaio, è stata impugnata dalla Procura sul presupposto che, non essendo più un magistrato in servizio, Ceriotti non avesse il potere di assumere alcun provvedimento. I primi pronunciamenti hanno confermato questa tesi e la Cassazione, in quattro casi, ha annullato le ordinanze che prorogavano le indagini per cui l’accusa aveva chiesto l’archiviazione, rimandando indietro il fascicolo a Verbania affinché un altro gip reistruisca la pratica e prenda una decisione.
Il concetto giuridico ribadito dalla Suprema corte è che, dopo la pensione, un magistrato può depositare solamente sentenze decise prima di cessare il suo incarico e comunicate alle parti. Può, in sostanza, solo scrivere le motivazioni di procedimenti già definiti.


