VERBANIA - 17-06-2022 -- Non c’è l’aggravante, manca la denuncia e il ladro viene assolto. Non doversi procedere per difetto di querela è l’epilogo del furtarello messo a segno, nel novembre del 2014, in un’autofficina di Dormelletto. Un uomo di nazionalità marocchina, con precedenti penali e problemi di tossicodipendenza, s’era recato in auto con un amico nel garage per chiedere il preventivo per l’acquisto di un treno di gomme. Mentre attendeva, ha adocchiato il borsello del meccanico, che ha preso andandosene poi via. È stato notato dal proprietario, che ha annotato il numero di targa e ha chiamato le forze dell’ordine, che in poco tempo hanno rintracciato il mezzo coi suoi due occupanti. Messo di fronte al fatto compiuto, il ladro ha restituito il borsello.
La Procura ha proceduto per furto aggravato, ritenendo che la richiesta del preventivo fosse propedeutica al furto, una “distrazione” voluta per mettere a segno il colpo. In realtà, come ha testimoniato lo stesso derubato, la sottrazione avvenne subito, senza alcuna distrazione. Caduta l’aggravante, il reato è diventato procedibile su querela ma, poiché il meccanico mai l’aveva formalizzata, l’uomo è stato prosciolto, nonostante il pm, pur riconoscendone la buona condotta, avesse chiesto una condanna a 9 mesi e 300 euro di multa.


