VERBANIA - 02-06-2022 -- Urla, spintoni e… botte. Nel far west accaduto nel centro di Intra la notte di halloween del 2019, ad avere la peggio fu un giovane sudamericano. Già vittima di bullismo da adolescente, con fatica aveva intrapreso un percorso psicologico che lo reimmettesse con sicurezza in società, tra i coetanei. Quella sera era una delle prime volte che tornava a uscire con gli amici. Quella sera si trovò suo malgrado coinvolto in un parapiglia al termine della quale, malmenato, finì in ospedale. Ricevette pugni e calci, uno dei quali -al petto- forte al punto di farlo cadere all’indietro. Subì lesioni giudicate guaribili in 10 giorni che, denunciate, avviarono un’indagine per risalire all’identità degli aggressori.
I fatti si svolsero tra piazza Aldo Moro e via De Bonis, in un punto sì inquadrato dalle telecamere della videosorveglianza, ma non per intero e, comunque, non con strumenti in grado di fornire immagini d’alta qualità. È stato difficile, per la Procura di Verbania, stabilire le diverse fasi della rissa e attribuire le singole responsabilità per le tre fattispecie di reati ipotizzati: la resistenza alla polizia intervenuta al termine dell’aggressione, le lesioni aggravate ai danni del sudamericano, e il danneggiamento aggravato di una Renault Clio parcheggiata nelle vicinanze contro la quale finì l’aggredito. Dei tre giovani rinviati a giudizio, solo uno è stato ritenuto colpevole. Cusiano d’origine sarda già noto alle forze dell’ordine e da poco ritrasferito in Sardegna, è stato condannato a 6 mesi (10 la richiesta del pm) ma assolto per la resistenza. Scagionati un altro ragazzo e una ragazza che i testimoni hanno escluso abbiano avuto una condotta attiva nel pestaggio. Al sudamericano è stato riconosciuto un risarcimento di 5.000 euro.


