VERBANIA - 01-06-2022 -- Scontava a casa della moglie (oggi ex) un periodo di detenzione cautelare ai domiciliari. Da tre mesi era ristretto nell’appartamento al quale, la sera del 12 dicembre 2020, i carabinieri suonarono il citofono per il controllo di routine. “Ora arriva...” disse la donna lasciando intendere che fosse in casa per poi, trascorsi alcuni minuti, ammettere che era fuori. “È andato a prendere un panino al McDonald’s” - spiegò ai militari che da Crevola si diressero verso Domodossola e il fast food. Non lo trovarono ma dopo meno di un quarto d’ora fu lui a chiamare la centrale operativa e a riferire che era rientrato.
Nonostante questa giustificazione l’uomo, un frontaliere ossolano, è stato denunciato e rinviato a giudizio per evasione. Anche di fronte al giudice Beatrice Alesci ha confermato la versione fornita in precedenza: aveva fame, la moglie -con la quale i rapporti non erano buoni- non aveva voglia di cucinare per lui ed era uscito per pochi minuti, a piedi, al McDonald’s distante qualche centinaio di metri.
La versione è stata ritenuta credibile, oltre che dal giudice, dallo stesso pm Anna Maria Rossi che ne ha chiesto l’assoluzione per lieve tenuità del fatto. L’estemporanea “uscita”, anche se non autorizzata, è stata considerata di poco conto, non punibile penalmente.


