
VERBANIA - 30-05-2022 -- Quando i carabinieri, dopo l’inseguimento, l’hanno raggiunta, era in uno stato pietoso. L’auto, una Bmw 518 di colore giallo che un chilometro prima avevano visto dileguarsi al posto di blocco zigzagando, era ferma in mezzo alla strada. L’autista e unica occupante, una 40enne originaria di Omegna ma residente a Pieve Vergonte, odorava di alcol e faticava a rispondere. Quando s’è ripresa, ed è sopraggiunta un’altra pattuglia dell’Arma a rinforzo, ha dato in escandescenze. Ha reagito con insulti, minacce, sputi e, soprattutto, con un colpo dato sulla fronte a un carabiniere, ferito calandogli improvvisamente in testa lo sportello del bagagliaio. È accaduto all’alba di domenica tra Piedimulera e Pieve Vergonte, dove i carabinieri avevano piazzato un posto di controllo proprio per controllare il tasso alcolemico degli automobilisti. Più vetture erano posizionate ai due lati dell’imbocco della statale della Valle Anzasca. I militari stavano controllando un uomo quando hanno visto sfrecciare la Bmw. Si sono messi all’inseguimento e l’hanno trovata, come detto, un chilometro circa dopo, in frazione Fomarco, sulla provinciale. È lì che, dopo le intemperanze, la 40enne è stata arrestata con l’accusa di resistenza e lesioni. Difesa dall’avvocato Christian Ferretti, oggi è comparsa davanti al giudice Beatrice Alesci, che ne ha convalidato l’arresto disponendo, come chiesto dal pm Anna Maria Rossi, che sia sottoposta all’obbligo di firma due vole la settimana, in attesa del processo per direttissima.
Poiché la donna ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, oltre alla resistenza e alle lesioni dovrà rispondere, in un procedimento separato, anche di guida in stato di ebbrezza. Nel frattempo la patente le è stata ritirata.


