STRESA - 24-05-2022 -- Omegna la sua parte l’ha già fatta, ma a Stresa il rimborso è un piccolo "giallo". Era la fine del 2021 quando il parlamento stanziò 500.000 euro per ristorare le attività (solo alberghi, bar e ristoranti) del Mottarone colpite dal disastro della funivia. Un assegno robusto per indennizzare chi, con il venir meno del trasporto su fune, ha visto scemare -per di più in epoca di pandemia- clienti e fatturato. Un assegno da dividere tra i comuni di Stresa in base al numero di attività presenti. Inizialmente, contando le licenze e non le Partite Iva (chi svolge bar-ristorante e albergo, per esempio, ha due licenze in un’unica attività), la suddivisione era di 416.667 a Stresa e 83.333 a Omegna. Quest’ultima ha fatto notare la discrepanza e il calcolo, rifatto, è passato a 375.000 e 125.000.
A Stresa s’è proceduto con un primo bando -scadenza 14 marzo- che è stato annullato e sostituito da un secondo (termine di consegna delle domande: 11 aprile) quasi identico che prevedeva la spartizione in seduta pubblica, previo avviso. L’assegnazione è avvenuta e la scorsa settimana, senza che la graduatoria fosse resa pubblica, ai singoli ristoratori che hanno partecipato è giunta per pec la comunicazione del contributo stanziato (solo il loro, non quello degli altri) e l’invito a fornire il proprio Iban per procedere all’accredito.
Sabato scorso, però, agli esercenti è stata inoltrata una nuova pec in cui si spiega che “stante la richiesta pervenuta da parte di un esercente di revisione dei criteri di assegnazione dei contributi” la pratica sarà riesaminata. Sono stati pertanto tutti convocati per domani alle 16 a Palazzo di città, di fronte alla commissione. La missiva è stata accolta con stupore e disorientamento, soprattutto perché la procedura appare alquanto singolare, soprattutto se confrontata con quella seguita da Omegna, che i contributi li ha già deliberati e resi pubblici.
Due le istanze cusiane: la società che gestisce la Baita Cai e quella che ha in carico il Rifugio Genziana. I loro bilanci sono stati esaminati dalla commissione che, valutati il calo dei fatturati dell’ultimo biennio, hanno assegnato loro rispettivamente 58.725 e 66.275 euro.


