VERBANIA - 20-05-2022 -- Caffè, pasticcerie, grapperie, grand hotel, ristoranti. C’è la storia d’Italia, e non solo quella dell’ospitalità, tra le mura delle più di duecento attività etichettate come ”locale storico”. Nardini, Sperlari, Al Bicerin, Caffè Gilli... da anni l’associazione Locali storici, sotto il patrocinio del ministero per i Beni e le attività culturali, monitora, censisce e certifica quei locali che, con più di settant’anni di vita, mantengono la loro tradizione e si tramandano di generazione in generazione.

Da qualche giorno a questo ristretto e prestigioso elenco s’è aggiunto anche il Caffè delle Rose bistrot di Verbania. Nel cuore di Pallanza, al termine di un impegnativo e scrupoloso restauro, lo chef stellato Massimiliano Celeste e l’imprenditore verbanese dell’alluminio Marco Ruga hanno ridato vita al bistrot aperto a fine Ottocento al civico 36 di via Ruga. Il Caffè delle Rose, già Milanese, pasticceria Ganzetti e Caffè Pallanza, è l’ultimo storico locale della città, sopravvissuto anche al Caffè Bottinelli che, distante poche centinaia di metri, s’è trasformato -pur conservando il suo mobilio originale- in libreria.

Lo sforzo di riaprirlo in continuità con l’originale è stato premiato dall’associazione Locali storici, che nei giorni scorsi ha celebrato l’ingresso del Caffè delle Rose nell’esclusivo club. A Napoli Oxana Fedorchenko ha ritirato il diploma e la targa che è stata subito affissa all’ingresso del bistrot e che l’altro ieri è stata festeggiata con un aperitivo chiuso dal ringraziamento di Celeste e Ruga, che nei mesi dall’apertura hanno visto crescere e consolidarsi la clientela del locale, e nel quale lo storico Leonardo Parachini ha ricordato il pedigree del Caffè delle Rose, che tra le tantissime attività che popolavano la Pallanza di fine ‘800 e dei primi del ‘900, era tra le più prestigiose, tanto da arrivare sino ai giorni nostri.