
VERBANIA - 24-03-2022 -- Il presidio dei lavoratori della Sanità promosso per domani, 25 marzo, dai sindacati Cgil Cisl e Uil come occasione per sollecitare un "reale piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato oltre a stabilizzare i precari, a garanzia del mantenimento e dello sviluppo del perimetro pubblico dei servizi". Così Fp Cgil Novara e VCO in un comunicato dove non si trascura di rimarcare le difficoltà di bilancio che proprio in questi giorni sono state portate all'evidenza.
"Compare un effetto paradosso, arrivano i tanti soldi del PNRR per le future infrastrutture anche Sanitarie soprattutto territoriali, ma non ci sono i soldi per garantire i servizi sanitari già presenti e per stabilizzare i tantissimi precari, tra tempi determinati, interinali e cooperative, che oggi ci sono nel sistema pubblico della Sanità e degli Enti Locali - si legge nella nota sindacale - . Ed oltre a chiedere di smaltire le lunghe liste di attesa accumulatesi in questi due anni pandemici, la Regione, ma anche gli enti locali sono chiamati a dare risposte serie e reali in tema di accoglienza dei cittadini ucraini che scappano dalla loro guerra.
Con quale personale sia sanitario che degli enti gestori delle politiche sociali e dei comuni? Con quali soldi per giustamente riconoscere la loro opera straordinaria di disponibilità che hanno messo e che continuano a mettere in campo?
Si vuole dare finalmente, attraverso una migliore organizzazione e più assunzioni, un equilibrio tra tempo di vita e tempo lavoro di questi lavoratori sfiancati da due anni di estrema pressione?
Anche negli Enti Locali le cose non vanno meglio. Le assunzioni a tempo indeterminato sono ancora molto scarse perché esistono vincoli legislativi che non favoriscono una straordinarietà assunzionale: si sa che ci saranno assunzioni a tempo determinato (quindi altri precari) per il PNRR ma non sappiamo quanti poi ne verranno stabilizzati. Ed anche: ci sono parecchi milioni per la costruzione di Asili Nido ma nulla per
l’assunzione di personale pubblico che li andrà a gestire.
Si sta allargando il perimetro di intervento del privato e restringere ulteriormente quello pubblico? Inoltre ad oggi vi è il forte rischio che il sacrosanto rinnovo del Contratto Nazionale di questi due comparti, se non Vi saranno risorse aggiuntive complessive che lo Stato riteniamo debba mettere a disposizione di Regioni ed Enti Locali, sia messo in competizione con le assunzioni e con le conseguenti esternalizzazioni.
E potrebbe esserci anche il paradosso che, se non vengono tolti i vincoli sui limiti dei fondi di produttività, che questi, qualora ci fossero assunzioni, non siano adeguati e sufficienti per valorizzare adeguatamente tutti i dipendenti. Insomma che la Regione, ma anche il Governo stesso, diano veri strumenti e risorse per garantire giusti
contratti nazionali ai lavoratori pubblici e un numero adeguato e straordinario di assunzioni affinchè i diritti di cittadinanza e di salute siano veramente esigibili".


