VERBANIA - 28-02-2022 -- Riaperta nel 2018, dopo un anno di lavori e sei anni di chiusura che ne avevano recuperato piano nobile e seminterrato, Villa San Remigio, la storica dimora della Castagnola di proprietà regionale ma in uso al Comune di Verbania, torna al centro di un significativo intervento di restauro. 870 mila euro di fondi europei dei bandi Por-Fesr per restaurare le balaustre della terrazza principale e del giardino, e il cui stato di degrado rende pericoloso da anni l'accesso ad alcuni degli angoli più suggestivi del parco.
Un pezzo del grande giardino romantico che domina la Castagnola tornerà dunque "entro la fine dell'estate" - promette il sindaco - a nuova vita. Devastato dal tornado dell'agosto del 2012, il parco pativa ancor da prima l'assenza di interventi radicali. Restauri che tuttavia non si esauriscono con questi lavori. Un futuro intervento sull’intero Parco è in carico alla Regione (la giunta Chiamparino vi aveva stanziato 6,5 milioni dai fondi europei) e in questi giorni, l’Amministrazione comunale ha scritto a Torino perché inserisca il rifacimento nel bando del PNRR per i giardini storici con scadenza a metà marzo.
"La riqualificazione degli 'esterni', avviata con questo intervento, è il primo passo verso l’estensione della fruizione della Villa: dall’edificio alla terrazza e, successivamente, all’intero parco. Interventi che permetteranno di usufruire completamente degli spazi di questo gioiello, per un comprensorio nato da metà ottocento e concepito in un'ottica di fusione tra architettura e natura dai sui proprietari: la pittrice irlandese Sophie Browne e il poeta e musicista Silvio Della Valle di Casanova, con trasformazioni e ampliamenti che portano ─ storicamente ─ a una riconfigurazione che si conclude nel 1916", ricorda il comunicato dell'Amministrazione comunale.
Gli interventi per 870 mila euro (si prevede la conclusione a fine estate) vedono:
la ricostituzione della funzionalità delle balaustre (con riparazioni/sostituzioni locali di elementi danneggiati); il restauro degli elementi artistici secondari di arredo (escluse le statue il cui restauro è rimandato ad altro appalto); l'intervento con il rinforzo strutturale del solaio del portico fronte lago; il completo rifacimento della pavimentazione della terrazza attorno alla Villa e il riassetto della pavimentazione inghiaiata della terrazza; una nuova impiantistica per illuminazione scenografica notturna della facciata della Villa ed alcuni interventi limitati sulla componente verde.
“Questo intervento – conclude il sindaco Silvia Marchionini - è l’ultimo di una serie di importanti investimenti fatti in questi anni, avendo un piano strategico e complessivo per il recupero alla città del suo ricco patrimonio culturale. Oltre a Villa San Remigio che diverrà anche sede dei corsi dell’università del Piemonte Orientale, abbiamo effettuato il recupero di Villa Simonetta che riaprirà il prossimo 3 marzo, siamo intervenuti su Palazzo Biumi Innocenti che è stato ristrutturato e riaperto negli anni scorsi per ospitare il Museo del Paesaggio, e su Casa Ceretti diventata ora uno spazio pienamente recuperato alla vita culturale e sociale. Ultimo traguardo i lavori su palazzo Cioja che troverà, nei prossimi anni, nuova vita grazie ai fondi del bando di Rigenerazione Urbana”.


