
VERBANIA - 26-02-2022 - - Rifondiamo il Comprensorio ripartendo dalla trasparenza e dal dialogo. È questo l’appello che, all’indomani del “caso” che ha coinvolto il presidente del Comprensorio alpino Vco1 Bruno Campagnoli, viene dalla segreteria regionale dell’Anlc, l’Associazione nazionale libera caccia. I cacciatori sono una delle componenti dei comprensori alpini, insieme ad agricoltori, ambientalisti ed enti locali e, nella vicenda giudiziaria chiusa con la messa alla prova da Campagnoli, intervengono sul futuro dell’ente. Campagnoli, infatti, nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni, prima che un provvedimento di decadenza gli fosse notificato dalla Provincia, ed ora deve essere sostituito. “La nostra associazione non ha mai risparmiato critiche ad una gestione del comprensorio molto, troppo ‘personalizzata’ e per niente incline al dialogo ed al confronto! – scrive la Fnlc Piemonte –. La situazione venutasi a creare potrebbe rappresentare un trampolino per una seria rifondazione del comprensorio alpino Vco 1 nel segno della trasparenza e del dialogo nel rispetto dei diversi interessi e opinioni dei cacciatori e degli altri elementi coinvolte per la difesa del nostro territorio, venabile e non, senza trascurare la specificità di zona Alpi!”
L’associazione rimarca i problemi della caccia in Piemonte, “molti dei quali tuttora irrisolti e imputabili a quegli uffici”, ma guarda avanti: “sarebbe il caso di cominciare a fare le cose seriamente. Non deve essere questo il momento delle polemiche o delle rivalse ma il punto di partenza per ritrovarsi costruttivamente attorno ad un tavolo di concertazione per il futuro della nostra passione”.


