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luigi minioni

VERBANIA - 01-02-2022 -- Un pallanzese doc, un uomo che tanto ha dato, in tutta la sua vita, alla comunità. Si celebrano oggi alle 14,30 nella chiesa di San Giuseppe i funerali di Luigi Minioni. Novantaquattro anni, abile “matita” che da disegnatore meccanico alle officine Restellini divenne anche insegnante di disegno alla Società operaia di Pallanza, ha legato il suo nome all’attività che aveva aperto, nel secondo dopoguerra, proprio in piazza San Giuseppe. Al piano terra della casa di famiglia s’era dedicato alla filatelia per poi aprire, con la compianta moglie Giannina, una legatoria e cartoleria. Alla Puntolinea, che è tuttora aperta, oggi lavorano i figli Federico e Anna, che lo piangono insieme ai fratelli Daniele, Paolo e Alessandra.

Al di là del lavoro, Minioni è stato particolarmente attivo nel mondo associativo, vicino alla parrocchia di San Giuseppe e a Madonna di Campagna. Tra i fondatori negli anni ‘70 d’una cooperativa d’acquisto, è stato tra i promotori, con don Ricco Bricco, della mostra-mercato Arti artigiane Verbano che per decenni s’è tenuta a Madonna di Campagna.

Premiato nel 2018 col Dazzino d’argento, la benemerenza che il circolo del Pallanzotto attribuisce a chi s’è distinto per la comunità, ha coltivato la sua passione per la storia locale attraverso la scrittura, pubblicando il diario tenuto tra il 1944 e il 1945, quando era nemmeno diciottenne e firmando il volume “Il Vco e la Resistenza”.

 


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