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tribunale 16

VERBANIA - 09-12-2021 -- Cassiera e addetto alla sicurezza non s’erano accorti di nulla. Quelle due donne -una risultata successivamente minorenne- nel dicembre del 2019 avevano superato la cassa del Penny Market di Intra pagando merce da poco, nascondendo però addosso quasi un centinaio di euro di prodotti vari, che la polizia scoprì una volta che ebbero raggiunto il complice che le attendeva in auto, all’esterno. Gli agenti in borghese pedinavano la presunta banda di taccheggiatori da quando era entrata a Verbania e, in un controllo in banca dati, era emerso che la targa della Volkswagen Passat su cui viaggiavano era sospetto: il veicolo era intestato a un prestanome che ne possedeva decine di altri ed era associato a episodi di furti con destrezza.

Tenuti sott’occhio, i ladri furono scoperti con 8 confezioni di salmone norvegese lunghe quasi un metro, 8 di parmigiano reggiano e 8 di caffè Lavazza qualità oro.

Con la refurtiva in mano, gli agenti rientrarono nel punto vendita e al responsabile fecero controllare i prodotti. Egli confermò che erano loro e s’accertò che risultavano rubati.

Le tre persone, identificate come soggetti di nazionalità romena dimoranti in un campo rom in Lombardia, furono denunciate per furto. Una delle donne, diciassettenne, è stata perseguita dalla Procura dei minori di Torino. Per l’altra, Liliana Marin, e per Simon Stoian -l’autista della Passat che le aspettava- ha proceduto il Tribunale di Verbania, che ha condannato entrambi a 9 mesi e 200 euro di multa, poco meno dell’anno e dei 600 euro di multa chiesti dal pm Anna Maria Rossi.

 


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