VERBANIA - 12-11-2021 -- La moto era in fase di sorpasso e l’incidente non fu colpa dell’automobilista che la urtò svoltando. È finito con l’assoluzione il processo per lesioni stradali nato dall’incidente avvenuto in via Renco, a Verbania, il 30 marzo del 2017. La colonna delle auto incedeva a passo d’uomo alle 13 di quella mattina in cui la Fiat Panda di una 53enne verbanese s’avvicinava, proveniente da Intra, alla sua meta, il supermercato Tigros. A fianco della colonna procedeva una moto Bmw del sopraggiungere della quale la donna non s’accorse quando, esposta la freccia a sinistra, svoltò nel posteggio. Nell’impatto tra il frontale della moto e la fiancata sinistra della Panda il centauro cadde a terra, procurandosi lesioni per cui ha prodotto certificati medici attestanti una prognosi di 175 giorni. Per questi danni, uniti ai 13.000 della riparazione della moto, s’è costituto parte civile nel procedimento penale aperto dalla Procura a seguito di quel sinistro. Procedimento che, in sede istruttoria, è giunto a conclusioni differenti rispetto a quelle emerse dalle indagini, svolte dalla Polstrada (il primo intervento fu dei carabinieri) a distanza di mesi dal fatto, tanto che è stato lo stesso pm a chiedere l’assoluzione perché è stato accertato, appunto, che la Bmw era in fase di sorpasso.


