STRESA - 21-09-2021 -- “Una scuola all’avanguardia, un’offerta didattica tra le migliori d’Italia”. Così Fiorenzo Ferrari, dal 2019 preside dell’istituto “Erminio Maggia” di Stresa, ha accolto ieri l’inaugurazione dei rinnovati locali dell’Alberghiero che, nella sede distaccata del Collegio Rosmini, consentono per la prima volta dopo tanti anni scolastici, di offrire agli studenti di una delle più prestigiose scuole d’Italia (il primo Alberghiero, fondato nel 1938) spazi adeguati.
Tra piano terra e primo piano la Provincia, che affitta i locali dai Padri rosminiani, ha speso 400.000 euro per rifare la reception, la grande cucina attigua alla sala da pranzo, anch’essa ristrutturata e attrezzata, i laboratori di informatica e di degustazione. Altri 400.000 euro sono stati spesi per la scala esterna indispensabile per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi e per l’intero impianto di riscaldamento: caldaia e radiatori.
Il fiore all’occhiello è la cucina. Ampia, moderna, con tutti gli accessori, a basso consumo (è stato eliminato il gas e si cuoce a induzione), offre quattro zone: pasticceria, panificazione, cucina calda e cucina fredda. La vicinanza con la sala da pranzo permetterà di sviluppare progetti extra, legati alla ristorazione, che sono in fase di elaborazione e che i docenti non vogliono ancora svelare.
“Cultura, stile ed eccellenza sono i termini che connotano questo progetto, per il quale ringraziamo i Padri rosminiani, la Provincia, gli studenti, i docenti e tutti coloro che vi hanno lavorato – ha detto il preside, rimarcando l’innovazione –. Con questi lavori finalmente sistemiamo un problema che la scuola aveva da anni”.
“Da più di vent’anni – ha sottolineato il consigliere provinciale Giandomenico Albertella –. Questa, insieme alla completa ristrutturazione della sede storica di via Mainardi, è la nostra risposta al problema del Maggia. Ci siamo arrivati negli ultimi anni, da quando la Regione ci disse che non andava bene la sede unica ai ‘Campetti’. L’idea, realizzata grazie ai Rosminiani, è nata quel giorno e si è concretizzata grazie ai canoni idrici”.


