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cinghiali

VERBANIA - 20-08-2021 -- Niente più deroghe ai cacciatori: la polizia provinciale “sigilla” i fucili dei cacciatori e congela il piano d’abbattimento dei cinghiali. Non è una ritorsione, ma una ragionevole precauzione la decisione con la quale la Provincia ha sospeso l’autorizzazione ai cacciatori eccezionalmente chiamati, nel Comprensorio alpino Vco 1, ad abbattere gli animali selvatici che, nelle ultime settimane, hanno sconfinato raggiungendo anche i centri abitati.

Cinghiali che circolano in città sono stati segnalati a Verbania, a Ghiffa, a Premeno e in altre località. Per contenerne i danni e garantire sicurezza ai residenti, la polizia provinciale ha avviato un piano d’abbattimento straordinario che coinvolge anche cacciatori, privati cittadini che si prestano all’occorrenza. Perché, con 11 soli agenti in servizio, il personale della Provincia non è in grado di provvedere con sole risorse proprie. Di norma, quindi, si individua un cacciatore, gli si assegna una zona e si lascia che abbatta l’animale (o gli animali) segnalati.

Questa pratica, che è sempre avvenuta in passato con le medesime modalità, stavolta non è passata inosservata e s’è attirata critiche. Oltre a lamentele sui social network, sia per la rumorosità degli spari, sia per ragioni ideologiche (tutela degli animali e contrarietà alla caccia), ci sono stati esposti e segnalazioni alle forze dell’ordine. Ci sono stazioni di carabinieri e carabinieri forestali – così riferisce il comandante della polizia provinciale Riccardo Maccagno – che stanno indagando e che potrebbero sequestrare le armi ai cacciatori.

Per evitare questa situazione, dunque, il comandante ha sospeso il piano di contenimento in tutto il Verbano, comunicandolo con una lettera ai sindaci dei comuni interessati.

 


 

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