VERBANIA - 31-07-2021 -- Tutti assenti, per protesta. Alle 8,45 di stamane, quando il Consiglio comunale di Verbania s’è riunito in videoconferenza, collegati non c’erano 11 dei 32 consiglieri. Quasi tutta la minoranza, cioè i gruppi di Insieme per Verbania, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Prima Verbania, più Giorgio Tigano del Gruppo misto, prima della seduta hanno annunciato che avrebbero disertato la riunione virtuale perché, appunto, convocata non in presenza.
L’hanno fatto scrivendo al presidente, Giovanni Battista Finocchiaro De Lorenzi (Pd), e per conoscenza al prefetto Angelo Sidoti, denunciando “i metodi e i modi di amministrare dell’Amministrazione Marchionini” ritenuta responsabile “dopo aver svuotato di ruolo e di contenuti le commissioni consiliari”, di voler “svuotare del proprio ruolo anche il Consiglio Comunale”.
Secondo i consiglieri saliti sull’Aventino la decisione, in controtendenza con le ultime -l’assemblea s’è riunita a Palazzo Flaim in primavera due volte, una anche per eleggere il presidente- prese dalla maggioranza, si potrebbe spiegare con la necessità di coprire assenze dovute alle ferie che avrebbero messo a rischio il numero legale.
Intervenendo in aula, il presidente Finocchiaro De Lorenzi ha respinto le accuse, sottolineando che la scelta è dovuta al peggioramento delle condizioni sanitarie legate alla pandemia.
Se è vero che la videoconferenza è uno strumento legittimo perché lo stato di emergenza è stato prorogato sino al 31 dicembre, è altrettanto vero che quella di Verbania è una scelta isolata. In questi giorni si sono riuniti quasi tutti i Consigli comunali della provincia per l’obbligo di approvare gli equilibri di bilancio entro il luglio. In tutti i principali comuni del Vco, da Domodossola a Omegna passando per Stresa e Baveno, le riunioni sono state in presenza.
Si riaccende così la polemica tra maggioranza e opposizione che aveva portato, nei mesi scorsi, Albertella a dimettersi da presidente dell’assemblea municipale, lasciando poi spazio all’elezione -contestata, perché avvenuta senza quorum- di Finocchiaro De Lorenzi, che s’era impegnato a svolgere il ruolo di garante.


