VERBANIA - 18-05-2021 -- “Siamo tutti garantisti. La giustizia farà il suo corso e speriamo che verrà dimostrata la sua estraneità. Da parte nostra andiamo avanti: non potevamo fermarci”. È Rita Nobile, presidente della Fondazione “Il Maggiore” a chiarire la posizione di Renata Rapetti (nella foto), la direttrice artistica del teatro verbanese fin dalla sua apertura -nel 2016- nei confronti della quale la Procura di Novara ha chiesto il rinvio a giudizio per falso e peculato.
I fatti per i quali è chiamata in causa la riguardano per l’incarico al teatro “Coccia” di Novara, che ha mantenuto sino alle dimissioni del 2018, ma anche per la collaborazione con Verbania. Nell’ipotesi accusatoria lei, in concorso con la responsabile amministrativa Silvana Sateriale, avrebbe messo in carico alla Fondazione novarese le spese per la promozione della stagione estiva, la prima e finora l’unica effettuata, nell’arena del neoaperto teatro di Verbania. A produrla era stata la società milanese Show Bees, che aveva risposto a un bando pubblico. I costi dei concerti di Anastacia, Ornella Vanoni e dei Big Ones sarebbero stati a carico della società milanese, il 35% degli incassi sarebbero andati al Comune.
A seguito di una denuncia sporta dall’allora presidente del “Coccia”, il magistrato Carmen Manfredda, erano scaturite le indagini dalle quali è emerso che la pubblicità per quei concerti, poco più di 20.000 euro, era stata pagata, non da Show Bees, bensì dal “Coccia”, un fatto che la Procura ritiene sia peculato, cioè l’appropriazione o la distrazione di denaro pubblico (la Fondazione è considerata tale a tutti gli effetti), reato che il codice penale punisce con una pena tra 4 e 10 anni e mezzo di reclusione.
Rapetti è la direttrice artistica del teatro Maggiore di Verbania sin dall’inaugurazione, nel 2016. Per i primi due anni ha svolto l’incarico nell’ambito della citata convenzione con il Coccia. Nel 2018 è stata incaricata dalla giunta di Verbania, con una nomina fiduciaria e un cachet di 38.000 euro. Nel 2019, anno della nascita della Fondazione del Maggiore (compartecipata da Comune e Regione) ha ricevuto un altro incarico diretto per 38.000 euro, confermato nel 2020 -e sino al 2022- per 39.000 euro (più un massimo di 5.000 euro di spese vive) spalmati sul biennio.
Alla richiesta di chiarimenti rivolta al termine della conferenza stampa tenutasi ieri al teatro, Rapetti ha preferito non rispondere: “non è questo il luogo… ho fiducia nella magistratura e attendo”.


