VERBANIA - 25-04-2021 -- C’erano anche tre dei cinque sindaci della Rappresentanza dell’Asl Vco ieri pomeriggio, davanti all’ospedale di Verbania, al sit-in “Liberiamo il Castelli” promosso dai consiglieri comunali verbanesi Giovanni Battista Finocchiaro (Pd), Laura Sau (Gruppo misto) e Giovanni Alba (Alleanza civica).
Schierati in forma statica e distanziati, i manifestanti -erano presenti circa 250 persone- hanno creato una catena umana esposto le maxi-lettere dello slogan scelto per l’iniziativa. Pongono l’attenzione sui servizi medici che, con la pandemia, sono stati sospesi al “Castelli” e dirottati altrove, segnatamente verso l’ospedale “San Biagio” di Domodossola. È – sostengono – il primo passo verso il declassamento del nosocomio verbanese e l’attuazione della riforma presentata dalla Regione a fine 2019 che tanto ha fatto discutere.
Silvia Marchionini per Verbania, Giacomo Archetti per Vignone e il gravellonese Giovanni Morandi in settimana parteciperanno all’incontro della Rappresentanza in cui verrà presentato lo studio dell’Ires – l’ente regionale di statistica – sul quale sarà costruita la riforma degli ospedali. Le indiscrezioni fatte filtrare nei giorni scorsi e la promessa che al “Castelli” resterà il Dea, non convincono soprattutto Marchionini, determinata a vigilare e, nel caso, a contrastare le decisioni di Torino.
Ciò che ha accomunato ieri la piazza, con la presenza trasversale del Pd e del Movimento 5 stelle, del Partito comunista e della civica di centrodestra Insieme per Verbania, oltre a movimenti e comitati, è la difesa dell’ospedale di Verbania, del quale si rivendica l’importanza.


