STRESA - 09.04.2021 - Il turismo sul lago fermo a 30 anni fa: senza progettualità, senza visioni per il futuro, senza nuovi elementi di attrattività. E mentre i competitor vanno avanti (vedi lago di Garda), escogitando soluzioni per ampliare la platea dei frequentatori, sul Maggiore si consuma il vantaggio di sempre, la rendita a vita rappresentata dalla bellezza. "E menomale che le Isole Borromee ci sono - dice l'imprenditore alberghiero Antonio Zacchera, responsabile nazionale per il settore Turismo del partito di Carlo Calenda 'Azione' - ma è certo che non bastano più. Dobbiamo trovare altre modalità per far giungere sul Maggiore chi non lo frequenta". Per due volte, in conferenza stampa, l'imprenditore s'è detto "basito". Basito dal fatto che né il Comune di Baveno, né quello di Stresa abbiamo pensato d'inserire nella lista della spesa da 27 miliardi del "Recovery Plan" piemontese un solo progetto. "Me ne vengono in mente almeno due che avrebbero potuto essere presentati in tempi brevi: la pista ciclopedonale tra Baveno e Stresa e il ponte light (la passerella tra l’Isola Bella e la Pescatori). Non ci sono i progetti pronti? Comincia a proporli, copia quello che hanno fatto sul Garda con ottimi risultati. E per il ponte chiama un architetto di fama, prepara un rendering... costruisci intanto un marketing sul progetto, in maniera che se ne parli, e poi si realizzerà. E invece è la staticità assoluta, per mantenere lo status quo, senza rendersi conto che i competitor avanzano". E' evidente che le proposte contenute nel documento presentato dalla Regione al governo non hanno alcune certezza di venire accolte: "Difficile dire quanti e quali progetti verranno recepiti - spiega Zacchera - ma è meglio esserci che mancare. Insomma, la ciclopedonale sul lago Maggiore avrebbe avuto una maggiore possibilità rispetto ad altri progetti presentati da piccoli centri quasi sconosciuti". La platea rappresentata dagli amanti del trekking e dell'e-bike è quella fascia di pubblico che il Maggiore potrebbe attrarre in maniera ancora più massiccia. A questo scopo tra le proposte di Zacchera, quella di destinare una quota della tassa di soggiorno di Stresa alla manutenzione dei sentieri, trascuratissimi, che risalgono sul versante montano.
Alla conferenza stampa, rigorosamente online, ha preso parte anche Andrea Fasola Ardizzoia, consigliere comunale, rappresentante di Azione per i territori di Stresa e Baveno "Non abbiamo letto di alcun progetto per l'area della sponda Borromeo, in compenso piccoli centri che nulla hanno a che fare col turismo hanno avanzato le loro proposte. E' una carenza grave, che ci parla di una mancanza di prospettiva. In questo periodo è la comunicazione a breve periodo che vince e ci dispiace, perchè questo è il momento dei progetti, è il momento di guardare al futuro".
Antonella Durazzo


