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VERBANIA – 17-01-2021 -- Uno è stato assolto, l’altro ha visto cadere parte delle aggravanti e, anziché ai tre anni e due mesi chiesti dal pm, è stato condannato a soli quattro mesi e a un significativo risarcimento. È questo l’epilogo dell’aggressione avvenuta il 20 luglio del 2017 a Intra ai danni di un uomo di nazionalità marocchina da parte di due verbanesi. Il litigio, per motivi non del tutto chiariti, nacque tra piazza San Rocco e via De Bonis, nei pressi del bar Malmosto e si trasferì sul lungolago. Lì dalle parole si passò ai fatti, con il marocchino che, morso a un orecchio – con il parziale distacco del lobo– rimase ferito e andò all’ospedale. Ai medici che lo curarono e che per quella “avulsione del lobo dell’orecchio sinistro” e per escoriazioni varie in altre parti del corpo gli diedero una prognosi di 15 giorni, riferì di essere stato aggredito da persone note.

Le successive indagini portarono a giudizio i due aggressori, un barista di Intra e un 42enne verbanese con precedenti specifici. Secondo la ricostruzione dell’accusa, il primo sgambettò la vittima facendola cadere e favorendo il morso del secondo.

Un episodio ritenuto grave, anche per via della menomazione permanente subita, per il quale il pm Maria Traina ha chiesto la condanna a tre anni e due mesi per ciascuno. Il barista, difeso dall’avvocato Clarissa Tacchini, è stato assolto. L’altro imputato, rappresentato dall’avvocato Bruno Stefanetti, è stato condannato, ma solo a quattro mesi, oltre al risarcimento di 9.000 euro alla parte offesa, costituita parte civile con l’avvocato Beniamino Ricca.

 

 

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