VERBANIA – 15-01-2021 -- Oggi è il giorno. Finirà nel primo pomeriggio la lunga rincorsa di Verbania al titolo di Capitale italiana della cultura 2022. Un percorso iniziato già l’anno scorso, che ha rallentato a causa dell’epidemia di Covid-19 e che, superato lo scoglio della prima selezione, vede il capoluogo del Vco tra le dieci città che si contendono questo riconoscimento del Ministero per i beni artistici, culturali e per il turismo. Le altre nove sono, in ordine alfabetico, Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani e Volterra. Ed è proprio in questa sequenza che ciascuna ha presentato la sua candidatura. Le audizioni, forzatamente on-line a causa della situazione sanitaria, sono iniziate ieri. Verbania scenderà in campo alle 14,30, rappresentata dal sindaco Silvia Marchionini e dall’assessore alla Cultura Riccardo Brezza, che illustreranno -con i contributi video di alcuni dei testimonial/promotori della candidatura- le azioni e la filosofia di “La cultura riflette”, titolo del progetto verbanese che si ispira all’acqua, rappresentata come uno specchio, appunto, che riflette l’immagine, ma che fa riflettere nell’accezione intellettiva del termine.
Al termine delle presentazioni, la giuria nominata dal ministero si riunirà e, verosimilmente lunedì, annuncerà il nome della vincitrice. Che, nel 2021, potrà fregiarsi del titolo di Capitale italiana della cultura, realizzando il programma con il quale s’è proposta e, per esso, ricevendo dal ministero un contributo di un milione. Per “La cultura riflette” il busget di Verbania è di 5,5 milioni, di cui 2 messi direttamente dal Comune con risorse proprie, oltre a sponsorizzazioni e l’incasso della vendita dei biglietti.


