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VERBANIA - 14-11-2020 -- Troppi tamponi in coda,

analisi in ritardo e numeri sbagliati. Il quadro dell’epidemia di Covid-19 nel Vco che abbiamo conosciuto in queste settimane tramite il quotidiano bollettino regionale non era veritiero. La statistica è stata aggiornata ieri in quello che la Regione definisce un “riallineamento” e che, in realtà, altro non è che l’inserimento degli esiti delle analisi arretrate ed effettuate in laboratori esterni. Tra giovedì e venerdì il numero di positivi al Covid-19 in provincia è salito di 550 unità (+19%), passando da 2.873 a 3.423. Un balzo in avanti rilevantissimo che, letto sulla carta, ha fatto preoccupare in primis i tecnici della sanità. Un approfondimento ha svelato l’arcano. Nella giornata di giovedì sono tornati all’Asl, tutti in una sola volta, i referti di un laboratorio esterno che aveva ricevuto in più giorni differenti. È la conseguenza di quanto avevamo scritto nei giorni scorsi, cioè dei ritardi accumulati nella gestione dei tamponi, problema che ha creato anche disagi ai malati -e ai presunti contagiati- rimasti anche una settimana in attesa di un responso.

La correzione dell’anomalia statistica mostra (l’Asl precisa che il riallineamento dovrebbe essere quasi totale) il numero reale dei contagiati, e riscrive la curva dell’epidemia, fornendo un diverso quadro della diffusione del coronavirus. Che, in fine dei conti, è lo scopo del monitoraggio: sapere l’andamento dei casi e intervenire. In questo senso l’arrivo di centinaia di positività “datate” mette sotto pressione l’Ufficio di Igiene e sanità pubblica al quale è demandato il tracciamento.

 


 

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