1

trib treviso

TREVISO – 27-10-2020 -- C’è anche qualche decina

di risparmiatori del Vco, azionisti “azzerati” dal crac di Veneto Banca, tra le centinaia di parti civile costituite nel processo che s’è aperto sabato al tribunale di Treviso con imputato l’ex direttore generale e amministratore delegato Vincenzo Consoli. Ostacolo all’autorità di vigilanza, aggiotaggio e falso in prospetto sono i capi di imputazione contestati all’ex dominus di Montebelluna, l’unico superstite tra coloro che erano stati chiamati in causa a Roma. Il procedimento, infatti, era stato avviato nella capitale, sede dell’autorità di vigilanza. Arrivato all’udienza preliminare, dopo che il gup Lorenzo Ferri aveva accettato la chiamata in causa di Intesa Sanpaolo (che ha acquistato le attività bancarie di Veneto Banca) come responsabile civile, s’era arrestato perché il magistrato aveva accettato l’eccezione di competenza territoriale, rispedendo i fascicoli alla Procura di Treviso. Che, riavviata l’istruttoria, ha rinviato nuovamente a giudizio Consoli.

La prima udienza è stata dedicata alla costituzione delle parti civili, tra cui come detto anche numerosi azionisti del Verbano Cusio Ossola. È stata respinta la richiesta di sospensione per legittimo impedimento presentata dall’avvocato difensore di Consoli, che è positivo al Covid-19. Per il gup Gianluigi Zulian, essendo il processo in fase di atti preliminari, avrebbe potuto farsi sostituire da un collega. L’udienza è stata aggiornata al 12 dicembre per completare le costituzioni di parte civile.

 


 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.