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COSSOGNO – 14.10.2015 – S’allarga la rete dell’accoglienza profughi

e “sale” in montagna. Ieri pomeriggio 12 richiedenti asilo di nazionalità pakistana hanno preso alloggio nella casa parrocchiale di Cossogno. Sono arrivati nel pomeriggio, poche ore prima dell’assemblea pubblica convocata per discutere e presentare la proposta. Alloggeranno nell’edificio che il precedente parroco, don Roberto Sogni, ha ristrutturato negli anni scorsi e che il suo successore, don Adriano Micotti, non utilizza perché vive nell’altra sua parrocchia di competenza, Trobaso. Si occuperà di loro, per conto della prefettura e come accade già a Arizzano, Verbania e negli altri comuni in cui sono stati attivati centri di accoglienza, un ente terzo, in questo caso la cooperativa Xenia. Cooperativa che fornirà loro vitto, alloggio, 2,5 euro giornalieri per spese minute e tutto il necessario per mantenerli in attesa che venga esaminata la loro richiesta di ottenimento dello status di rifugiato politico. La prefettura salderà la somma, circa 30 euro al giorno per ogni persona, per il mantenimento.

Il fatto che i dodici fossero arrivati prima dell’assemblea non è stato accolto molto positivamente in paese e nell’incontro tenutosi dopo cena nella casa parrocchiale c’è stata discussione anche sull’opportunità di utilizzare la casa parrocchiale, che qualcuno ha associato – ma don Adriano ha smentito – al pesante impegno finanziario che la parrocchia sta affrontando per pagare gli onerosi lavori di ristrutturazione.

La comunità cossognese ha comunque confermato la propria disponibilità all’accoglienza auspicando che ci possa essere un proficuo percorso di integrazione dei nuovi arrivati. 

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