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cascina de antonis

VERBANIA - 29-09-2020 -- La variante di Fondotoce

ora è diventato anche un caso politico che divide sindaco e centrodestra. È un botta e risposta a mezzo stampa quello che la Lega e l’Amministrazione Marchionini si scambiano sugli investimenti proposti dal privato (Malù srl, la società dei campeggi dell’imprenditore Tranquillo Manoni) per il Piano Grande e che la giunta ha recepito solo in parte nella variante al Prg che andrà in Consiglio comunale domani sera.

Delle quattro richieste presentate ne sono state accettate solo una parte. Sono rimasti fuori gli interventi economici più corposi: l’ampliamento del campo da golf e il centro sportivo all’ex cascina De Antonis, che valgono insieme 10,5 (7 il primo, 3,5 il secondo) dei 14,5 milioni previsti.

La variante, illustrata giovedì sera in Commissione dall’assessore all’Urbanistica Giovanni Battista Margaroli, è avversata dagli ambientalisti e da chi chiede che nulla sia toccato nella piana di Fondotoce. Una trentina di persone s’è presentata al sit-in tenutosi sotto Palazzo Flaim prima della riunione, durante le quali i partiti di minoranza non si sono pienamente espressi sul tema. l’ha fatto, però, la Lega, che con un successivo comunicato del commissario provinciale e capogruppo in Regione Alberto Preioni, sposa la linea degli investimenti privati: “Una scelta assurda: non si può dire no a un privato serio che ha fatto la storia dei campeggi sul lago, tanto più in un periodo storico delicato per l’occupazione quale quello che stiamo vivendo” - dice parlando di un “vero e proprio autogol per il turismo del nostro lago. Dire no all’investimento di quasi 15 milioni sembra più il frutto di una volontà precostituita, che non il risultato di un ragionamento svolto per il bene del territorio. Il progetto avrebbe valorizzato un’area baricentrica del territorio provinciale, salvaguardando l’ambiente e portando decine di posti di lavoro”.

A quella di Preioni si aggiunge la voce dei consiglieri del Carroccio Michael Immovilli e Luigi Airoldi e del senatore Enrico Montani, secondo cui “il progetto è troppo importante per essere liquidato così frettolosamente: chiediamo di posticipare la discussione programmata per il Consiglio del 30 settembre”. “Non è certo nostra intenzione trasformare e stravolgere il Verbano assimilandolo a una novella Milano valutato che nel dna della Lega Salvini c’è la salvaguardia, anche ambientale, dei territori. Ciò nonostante, consideriamo determinante il fatto che il Vco possa riprendere vigore dopo la brutta batosta del Coronavirus, grazie a iniziative di questo genere che, oltre tutto, genererebbero nuovi posti di lavoro. Con spirito costruttivo e l’intenzione di fare il bene comune della nostra città, invitiamo dunque il sindaco Marchionini e i suoi consiglieri a rimandare la discussione. Sediamoci attorno a un tavolo e costruiamo insieme il futuro turistico ed economico”.

“Superficialità, equivoco o strumentalizzazione politica?” - replica Margaroli alle accuse ricevute in questi giorni. “Non mi riferisco ai leoni da tastiera e agli odiatori professionali che si sono scatenati con la consueta scompostezza e volgarità sui social, ma a esponenti delle associazioni ambientaliste e ad alcuni personaggi politici. Si è affermato: la Giunta avvalla la devastazione del Piano Grande da parte della proprietà”. Secondo l’assessore le critiche sono partite solo dall'esame della proposta Malù, senza guardare a quanto deciso dall'Amministrazione, che è intervenuta su una successiva integrazione dei proponenti. “La proposta progettuale è stata esaminata, discussa e modificata come richiesto dall'Amministrazione, così come faremo se la stessa cosa avverrà sulle altre ipotesi prospettate dalla proprietà”.

 


 

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