
STRESA - 23-06-2020 -- Quasi un milione di euro,
spicciolo più, spicciolo meno. È questo il costo che la collettività sopporta per l’abbandono definitivo del progetto della nuova e unica sede dell’istituto alberghiero Maggia di Stresa. Soldi spesi in larghissima parte dalla Provincia (oltre 900.000 euro) ma anche -in quota minima- dal comune di Stresa. Soldi andati in progetti e consulenze tecniche partite oltre quindici anni fa, arrivate al capolinea (l’opera era già stata appaltata, anche se la ditta poi è fallita) e poi diventate inutili dal momento che quell’opera, così come era stata pensata, viene ora cestinata per il recupero della sede storica dell’Alberghiero e l’aggiunta della succursale alle elementari di via Fogazzaro, trasferite nella nuova sede e accorpate alle medie Rebora.
Gli ultimi sviluppi del Maggia, presentati oggi in conferenza stampa da Provincia e Comune, non tengono conto dell’Hospes, l’associazione che, come centro studi, supporta la scuola e che, per essa, ha donato due immobili: l’ex cinema Italia e l’attuale sede di via Mainardi. Quest’ultima rientrava nell’accordo di programma approvato a suo tempo tra i tre soggetti. “Accordo che revocherò dopo aver ricevuto l’atto di indirizzo del Consiglio comunale – afferma il sindaco Giuseppe Bottini –. Poi toglierò l’uso dello stadio Forlano”.
Accordo che, ed è notizia di ieri, l’Hospes ritiene superato, tanto che ha spedito, tramite un avvocato, una comunicazione a Provincia e Comune, chiedendo indietro il denaro ricavato dall’ex cinema Italia e quello del valore della sede. “Le decisioni sulla scuola spettano a Provincia e Comune – replica Albertella –. La richiesta dell’Hospes è singolare: hanno sottoscritto un atto di donazione affinché la scuola fosse valorizzata. Investiremo milioni di euro nel ristrutturare proprio quell’edificio, che sarà valorizzato”.


