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jaeger

VERBANIA - 18-06-2020 -- Ai finanzieri, che il 16 agosto 2015

effettuavano un controllo sul treno Ginevra-Milano in transito a Domo, aveva risposto che non aveva nulla da dichiarare. In realtà, nello zaino, il 28enne viaggiatore cileno appena rientrato in Italia proveniente dalla Svizzera, aveva con sé un prezioso cronografo. Ben celato tra i bagagli, infatti, si trovava uno Jaeger LeCoultre con il cinturino in pelle e la cassa argentata. Impossibilitato a dimostrarne la proprietà o la provenienza, ne subì il sequestro. Dal numero di serie di quell’esemplare a tiratura limitata -il cui valore di mercato era di 11.000 euro-, la Finanza risalì al proprietario, un uomo che ne aveva denunciato il furto tre giorni prima a Ginevra. Da questi elementi è partito il processo che ha visto il cileno rinviato a giudizio al Tribunale di Verbania per ricettazione. Ritenendolo colpevole il pm Anna Maria Rossi ne ha chiesto la condanna a un anno, sei mesi e 6.000 euro di multa. Il giudice Annalisa Palomba ha derubricato l’accusa da ricettazione a dfurto (che è meno grave) e l’ha condannato a una pena più mite: 6 mesi e 3.00 euro di multa.

 

 


 

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