UTRECHT – 14-03-2020 -- Un farmaco dall’Olanda,
un potenziale virus da Israele. In tutto il mondo la comunità medico-scientifica lavora alacremente per il contrasto al coronavirus. È di oggi l’annuncio, pubblicato sul sito BioRxiv, che un gruppo di ricercatori dell’università olandese di Utrecht, sta sviluppando un farmaco specifico per il Covid-19. Gli scienziati guidati da Chunyan Wang lavorano a un anticorpo monoclonale che riconosce la proteina utilizzata dal virus per aggredire le cellule respiratorie umane. Prima di sapere se potrà arrivare in commercio, è necessaria la fase di sperimentazione, che richiederà tempo.
In settimana l’istituto di ricerca israeliano Migal ha annunciato di possedere la tecnologia per un vaccino contro il coronavirus. Gli scienziati israeliani stavano da tempo lavorando a un farmaco preventivo contro la bronchite infettiva, malattia del pollame. Secondo il Migal, il Covd-19 ha parecchie analogie con questa infezione e, ragionevolmente, potrebbe adattarsi.
Quelle che al momento sono solo notizie scientifiche sono lontane dall’essere realtà e non devono indurre a un ingiustificato ottimismo. Non esiste a oggi un vaccino, né farmaci specifici. Né è verosimile che arrivino sul mercato -o che vengano prodotti su larga scala- in tempi brevi, anche perché la ricerca scientifica ha tempi molto lunghi e richiede notevoli investimenti. La miglior cura, a oggi, è la prevenzione. Per impedire il dilagare del contagio vanno adottati i protocolli di sicurezza stabiliti dalle autorità.


