ROMA - 08-03-2020 -- I frontalieri, come tutti
gli altri lavoratori, possono spostarsi per raggiungere il luogo di lavoro anche se vivono in una delle province in cui sono in vigore le limitazioni. È arrivata nel pomeriggio, direttamente da Roma, il chiarimento sull’applicazione della “zona rossa” che da oggi è in vigore in tutta la Lombardia e in altre 14 province, tra cui il Verbano Cusio Ossola. L’ordinanza, che invita a limitare gli spostamenti in altre province e all’interno dello stesso territorio solo per “comprovate” esigenze di lavoro o di salute, si applica analogamente anche verso stati esteri, nella fattispecie verso i cantoni Ticino e Vallese. Nel primo, soprattutto, sono circa 60.000 i lavoratori che ogni giorno varcano la dogana per prestare la propria opera in Svizzera. Potranno farlo anche domani, a meno che le autorità locali non decidano diversamente e sempre che le aziende non applichino misure diverse, come il telelavoro o le ferie.
È di oggi, però, la notizia che la Ferrovia Vigezzina ha interrotto sino a diversa comunicazione il traffico per la Svizzera. Sono garantiti quattro treni con partenza a Domo e arrivo a Re (ore 9,25, 13,25, 16,25, 19), altrettanti sulla tratta inversa (7,40, 10,57, 15,06 e 17,40); e, sul fronte elvetico, due da Camedo a Locarno (6,39 e 18,40), e uno da Locarno a Camedo 17,47).
In Ticino ci sono diverse strutture ricettive che offrono ai frontalieri pernottamento a prezzo convenzionato. Il quadro potrebbe evolversi se le autorità rossocrociate decideranno diverse misure per l’ingresso nel Paese.


