VERBANIA – 29.01.2020 – Non doversi procedere
per intervenuta remissione di querela. S’è chiuso in via stragiudiziale, facendo venir meno i presupposti per il processo penale, il caso della maxi-sottrazione di casalinghi perpetuata ai danni della Alessi di Omegna da un dipendente infedele. Questi, un 54enne ingegnere di Verbania, in più periodi e sfruttando l’accesso privilegiato che aveva al magazzino dei prototipi, s’era portato via un migliaio di casalinghi pregiati. La polizia, nel dicembre del 2018, al termine di due mesi di indagini condotte anche con telecamere e appostamenti, li trovò nella sua abitazione e in un garage di un parente, denunciandolo per furto aggravato. La notizia del furto fece scalpore per la qualità e la quantità di oggetti trafugati, alcuni dei quali pezzi da collezione di grande valore. Nel definire la propria posizione l’ingegnere, che oggi ha trovato un altro impiego fuori provincia, assistito dall’avvocato Alberto Pelfini ha trovato un accordo con Alessi per chiudere la controversia. L’azienda, che nel frattempo ha avviato un processo di rilancio con l’ingresso di un socio privato, ha accettato rimettendo la querela.


