1

privacy

VERBANIA – 22.01.2020 – Chiede un prestito d’onore

dichiarando le sue difficoltà economiche e i suoi dati sensibili finiscono …in piazza. Accade a Verbania, sul portale istituzionale dell’ente, dove all’albo pretorio -la bacheca virtuale sulla quale, per legge e nel rispetto delle leggi, vanno affissi tutti gli atti della Pubblica amministrazione- ieri è stato pubblicato l’atto che concede a una donna di 48 anni di nazionalità albanese (i dati sono desunti, non solo dal nome e cognome non oscurati, ma anche dal codice fiscale) un prestito d’onore di 1.500 euro per l’affitto di una casa la cui cifra viene girata -con la cessione del credito- alla società immobiliare (di cui si forniscono gli estremi, compreso l'Iban, un altro dato sensibile) che ha gestito la pratica di locazione. Prestito d’onore e microcredito sono servizi che il Comune concede a persone in temporanea difficoltà economica i cui dati personali -proprio per le condizioni economiche- sono ancor più sensibili di quelli anagrafici, già protetti dalla legge. La pubblicazione è singolare perché, in questi giorni, tra gli atti pubblicati dai vari uffici ci sono permessi di costruire con i codici fiscali oscurati e licenziamenti di dipendenti di cui si citano solo le iniziali. Peraltro il dirigente che firma la determina è il medesimo incaricato di gestire, per Verbania, Trasparenza e Anticorruzione.

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.