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campo mais

VERBANIA – 07.09.2019 – Le coltivazioni sfamano,

ma riducono anche l’inquinamento. È di 2.730 tonnellate l’anno la quantità di anidride carbonica (CO2) che i campi di mais del Verbano Cusio Ossola “riciclano” annualmente, ripulendo l’aria da questa sostanza inquinante. Lo fa notare Confagricoltura Piemonte nel diffondere i dati sull’estensione di queste coltivazioni, che in Piemonte occupano 138.699 ettari: 52.643 a Torino, 40.050 a Cuneo, 17.447 ad Alessandria. 10.590 a Vercelli, 8.533 ad Asti, 7.930 a Novara, 1.441 a Biella e 65 a Verbania. Per ciascun ettaro il risparmio annuo di CO2 è di 42 tonnellate. Il totale piemontese è quindi di 5,838 milioni di tonnellate, 2.730 nella Provincia Azzurra. questo solo per quanto riguarda l’effetto sull’ambiente. Quello alimentare sta nel ricavo a ettaro: dalle 14 alle 16 tonnellate di granella.

“In un giorno d’estate un ettaro di mais è in grado di ‘pulire’ l’aria che respiriamo, assorbendo circa 500 chilogrammi di CO2, un quantitativo pari alle emissioni medie di una vettura che percorre 3.000 chilometri – ricorda il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia –. Questa coltura svolge un ruolo fondamentale nel contrasto al cambiamento climatico, grazie alla sua straordinaria capacità di utilizzazione dell’anidride carbonica atmosferica”.

 

 

 

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