VERBANIA – 04.06.2019 – “Una frottola,
il più grande inganno degli ultimi anni”. Non usa mezzi termini Aldo Reschigna per bollare come inattuabile la proposta di mantenimento e potenziamento dei due ospedali esistenti nel Vco: Castelli di Pallanza e San Biagio di Domodossola. Il vicepresidente uscente della Regione l’ha detto oggi nella conferenza stampa tenuta al Chiostro insieme al sindaco Silvia Marchionini come risposta a quanto affermato poche ore prima dal neogovernatore Alberto Cirio che presente a Verbania, assecondando il no all’ospedale unico di Giandomenico Albertella, ha promesso che dopo il ballottaggio avrebbe scelto ascoltando i territori, cioè di fatto spingendo la candidatura dell’ex sindaco di Cannobio e la linea dettata oggi: il mantenimento dei due ospedali e dei due Dea pubblici. “Cosa che non è possibile fare – ha spiegato Reschigna – perché c’è una legge nazionale secondo cui un Dea può esistere solo in un bacino compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti. Noi siamo a 170.000 circa e ne abbiamo due, a Domo e Verbania, e se uno è ancora aperto è perché abbiamo ottenuto una deroga in attesa dell’ospedale unico. Senza ospedale unico non ci sarà la deroga e uno chiuderà”.
“Se sarà così, noi lotteremo per Verbania”, ha contrattaccato Marchionini che, pur restando fautrice di un solo ospedale provinciale baricentrico, ha detto chiaramente che “se si cambia, l’ospedale unico è Verbania. E lo dico perché la Lega, con il neoconsigliere regionale Preioni, parla di un Dea privatizzato, e con il sindaco di Omegna Marchioni parla di ospedale unico a Domodossola”.
Sull’ineludibilità di avere un solo nosocomio s’è espresso Giovanni Battista Finocchiaro De Lorenzi, medico in pensione e candidato Pd a Verbania. “Lo dicono i numeri, lo dice la legge, lo dice l’opportunità di fornire una sanità di qualità per i nostri cittadini”, ha chiarito. “La campagna elettorale non si può fare sulla salute e sulla pelle della gente: bisogna essere seri”, ha aggiunto Patrich Rabaini, che con la civica Comunità.vb ha siglato il patto civico d’apparentamento con Marchionini in vista del ballottaggio.
“La serietà è dire che Albertella, il cui azionista di riferimento è la Lega – ha concluso Reschigna –, sulla sanità ha cambiato idea perché altrimenti la Lega, che vuole chiaramente salvare il Dea di Domodossola a discapito di Verbania, non l’avrebbe candidato. Ed è dire che votarlo domenica significa per i cittadini firmare una cambiale in bianco di cui poi pagheranno le conseguenze”.


