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bossi rinaldo

VERBANIA – 24.01.2019 – Per generazioni di bambini

cresciuti a correr dietro a un pallone al campo di Suna è stato come un padre o come un nonno. Ha dispensato carezze e complimenti senza lesinare –quando serviva– rimproveri e ramanzine con quel suo modo di fare energico e deciso che talvolta poteva apparire burbero, ma che in realtà non lo era. Rinaldo Bossi era fatto così, un uomo appassionato di calcio e profondamente attaccato alla Voluntas Suna, la società di cui è stato dirigente fin dagli albori e della quale è stato una colonna. Bossi se n’è andato martedì all’età di 88 anni. L’età e gli acciacchi gli hanno impedito nell’ultimo lustro di essere presente al campo ma, per una quarantina d’anni –salvo una breve parentesi al Verbania, cui era passato per incomprensioni con altri dirigenti poi presto appianate e dimenticate– è stato una presenza fissa in settimana e nei weekend, agli allenamenti dei Pulcini sino alle partite dei più grandi, in casa e anche in trasferta, durante i numerosi tornei organizzati per tirar su qualche soldo per portare avanti un’attività puramente amatoriale dedicata quasi esclusivamente al settore giovanile (la prima squadra è arrivata in anni recenti) e ai bambini del quartiere. Attuale presidente onorario, nel tempo ha rivestito tutti gli incarichi nel club. E ha visto tutta l’evoluzione della società, che per lungo tempo ha vissuto nel minuscolo campo della parrocchia con gli spogliatoi in lamiera di metallo adattati dai box di cantiere, ma che poi ha traslocato nel nuovo campo al di là di via Madonna di Campagna, crescendo e puntando anche sulla prima squadra.

Bossi è stato un esempio di impegno e di costanza, di appartenenza, di disinteressata passione, di puro volontariato. Un personaggio di un calcio “pane e salame” praticato su campi sovente spelacchiati, impantanati d’inverno e polverosi in primavera, in mezzo a tanti bambini che pure sognavano di diventare campioni ma che in fondo si ritrovavano perché correre dietro alla palla è un divertimento e un gioco, anche senza il prato verde brillante come quello di San Siro o gli scarpini all’ultima moda, magari indossando casacche di lanolina ricevute in eredità da una stagione con l’altra.

La notizia della sua scomparsa ha colpito il mondo del calcio locale. Messaggi di cordoglio sono giunti alla Voluntas Suna dalle altre società. Bossi, che prima di andare in pensione gestiva una lavanderia a Suna, lascia la moglie Anna, la figlia Daniela con il marito Massimo e le nipoti Michela e Martina. Il funerale sarà celebrato oggi alle 13,45 nella chiesa di San Leonardo a Pallanza. Nel partecipare al lutto dei familiari la Voluntas lo ricorda come “Nostro dirigente fondatore, segretario e presidente onorario, con noi fino dal 1964 – per sempre nella memoria e nel cuore”.

Nella foto Bossi premiato a Roma dall’ex presidente Figc Franco Carraro per la sua lunga militanza come dirigente di società.

 

 

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