VERBANIA - 16.01.2019 - Si lavora
per scongiurare il trasferimento di sette classi del liceo Cavalieri al Franzosini. Le criticità in tema di sicurezza evidenziate dai Vigili del fuoco per concedere il rinnovo del Certificato di prevenzione incendi, potrebbero risolversi con interventi mirati sulle uscite e sulle scale. Operazioni tali da soddisfare la sicurezza di una popolazione scolastica che conterebbe 898 studenti contro i 524 conteggiati dal precedente Cpi, scaduto nel 2012. A sondare le possibilità di questi "aggiustamenti" sono i tecnici della Provincia, dopo che l'ipotesi trasferimento ha trovato le forti opposizioni di studenti e genitori, diventando anche motivo di critica politica.
Nel sostenere la scelta dell'amministrazione comunale di Verbania di supportare con 200.000 euro l'ampliamento del Liceo, il segretario cittadino del PD, Nicolò Scalfi parla di un "atteggiamento poco chiaro e incoerente" dell'amministrazione provinciale guidata da Arturo Lincio e Giandomenico Albertella: "Assistiamo ad un balletto della Provincia che non aiuta né la scuola né chi la vive quotidianamente. Ieri il trasferimento sembrava una certezza come annunciato dal consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica Giandomenico Albertella, oggi invece sembra possa essere evitato anche grazie a soluzioni tecniche proposte dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. La maggioranza Lincio-Albertella non prenda scelte sulla testa di docenti e studenti. Noi siamo al loro fianco, con l’impegno concreto dell’amministrazione comunale che si è resa sempre disponibile a dare risposte, anche in termini di sostegno economico finanziario alla scuola".
“Nonostante la delega all’edilizia scolastica fosse in capo a un loro esponente verbanese (Riccardo Brezza, vicepresidente e consigliere delegato, ndr), in questi quattro anni pare che il Pd verbanese non si sia accorto di aver amministrato la Provincia – replicano i consiglieri di maggioranza –. Un’Amministrazione totalmente assente che ha lasciato nel cassetto una serie di problematiche che oggi, in meno di tre mesi, stiamo cercando, con impegno e senso di responsabilità, di affrontare e risolvere”. Sul Cavalieri –sostengono– le responsabilità sono di Costa “che con un decreto del 30 novembre 2017 si impegnava ‘al fine di superare la grave sofferenza di cui si discute, relativa ai percorsi/indirizzi/articolazioni/opzioni ad oggi autorizzati ed attivi ed in itinere, a reperire, dall’anno scolastico 2018/19 e seguenti, l’idonea disponibilità di strutture, risorse strumentali (aule e laboratori) e attrezzature preso locali di proprietà della provincia, prioritariamente in immobili sede di istituti di istruzione secondaria superiore ed in subordine presso altre strutture, anche messe a disposizione dal Comune di Verbania e non necessariamente sede di istituti scolastici’”. E di Brezza, cui riconducono gli “indirizzi progettuali” dell’ampliamento: “noi abbiamo ereditato e preso atto, nel mese di novembre, delle risultanze finali e della mancanza di copertura economica per la sua realizzazione”.
Interviene sul tema anche il Movimento 5Stelle, che peraltro polemizza fortemente con Scalfi: "Ci chiediamo quale sia la sicurezza per i ragazzi che ad oggi frequentano il liceo e soprattutto chi si sta assumendo la responsabilità di questa situazione - si legge in un comunicato -. Porteremo in consiglio comunale questa criticità affinché l'amministrazione comunale intervenga per tutelare la sicurezza dei ns. ragazzi. Chiediamo all'assessore e al Presidente della provincia di relazionare in merito questa incresciosa situazione di irregolarità e sulla situazione delle scuole superiori cittadine tutte".
Punta il dito sull'Amministrazione comunale, accusata di "mancanza di visione strategica", anche se le scuole sono di competenza provinciale, il coordinamento cittadino di Forza Italia: "Da tempo gli istituti superiori verbanesi soffrono di sovraffollamento - si legge nella nota di F.I - prima il Cobianchi, ora (anche) il Cavalieri, ma quando c’è da pensare al riutilizzo dell’area Acetati ecco che si danno ben altre priorità. Eppure quella zona per un nuovo edificio scolastico che integri l’attuale offerta formativa sarebbe perfetta: centrale e con possibilità di ricavare una adeguata viabilità. Se il sindaco Marchionini avesse fatto quella mappatura delle esigenze pubbliche (e sottolineiamo pubbliche) della città che abbiamo auspicato, prima di elaborare il masterplan, magari se ne sarebbe accorta. Invece ha preferito ascoltare prima i privati. Del resto non sembra nutrire grande interesse per le scuole superiori: come spiegare altrimenti il suo silenzio sul Maggia, con Verbania che non si è nemmeno fatta avanti con una proposta per ospitare l’istituto alberghiero?".


