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VERBANIA – 12.12.2018 – Armato di coltello

“pugnalava” le auto del comune di Domodossola. Il 17 marzo del 2017 è il giorno in cui (e non era la prima volta) i funzionari della casa di riposo di via Romita trovarono che una delle loro vetture aveva due gomme a terra, lacerate. Informarono la direzione e furono chiamati i vigili che, nel raccogliere la denuncia degli atti vandalici, piazzarono una foto-trappola (una telecamera che si attiva con il movimento) nel cortile della struttura. Non passò nemmeno un giorno che, alle 20 circa di sera, l’ignoto si fece vivo, ripetendo l’operazione, questa volta immortalato dalla telecamera. La polizia municipale nel visionare il filmato riconobbe subito, perché volto conosciuto, il domese Giuseppe Ansalone, che venne raggiunto a casa e trovato in possesso dell’abbigliamento dell’uomo ripreso dalla videocamera e di un coltello. Denunciato per danneggiamento aggravato è stato condannato dal Tribunale di Verbania a due mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena e della non menzione. Dei sette episodi contestatigli dalla Procura –il pm Anna Maria Rossi aveva chiesto la condanna a sei mesi– il giudice Rosa Maria Fornelli ha riconosciuto la responsabilità dell’imputato solo per due, quelli del 17 e del 18 marzo. Era stato il suo difensore, Marco Viggiani, a chiedere l’assoluzione per gli altri cinque capi di imputazione, aggiunti per analogia ad altri fatti denunciati in precedenza ma privi di un riscontro. Dovrà inoltre risarcire con una provvisionale di 350 euro il comune di Domodossola, costituito parte civile con l'avvocato Eugenio Fornaroli. 

 

 

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